lunedì 1 aprile 2013

BON TON del ricevimento di matrimonio


BON TON DEL BANCHETTO NUZIALE
Uno degli aspetti più difficili da organizzare in un banchetto di nozze è l’assegnazione dei posti a tavola. Sistemare un ospite a un tavolo piuttosto che a un altro è come muoversi in un campo minato. Per evitare incidenti diplomatici e trovare il tavolo migliore a ognuno dei vostri invitati bisogna innanzitutto informarsi sulle amicizie e sulle inimicizie, sulle nuove coppie e su quelle che si sono separate. Abbinare gli ospiti per età, affinità e interessi comuni. Alternare sempre un uomo e una donna. Unire le famiglie con bambini, le coppie alle altre coppie e i single con altri single. Agite con savoir fair e non fatevi influenzare dalle eventuali pressioni esercitate su di voi per l’assegnazione dei posti, fate affidamento soprattutto sulla vostra sensibilità.
Il tavolo degli sposi è certamente il più importante, e dovrà quindi essere collocato al centro della sala, in una posizione ben visibile a tutti. La disposizione dei commensali a questo tavolo non cambia sia che si scelgano tavoli rotondi sia che si opti per un unico tavolo lungo o a ferro di cavallo. Il tavolo rotondo ha il vantaggio di favorire una migliore interazione tra i commensali e può essere da 6, 8, 10 o 12 persone al massimo. La tradizione vorrebbe i genitori degli sposi, i testimoni ed eventualmente il prete o chi ha officiato la cerimonia, seduti a questo tavolo, secondo gli schemi che potete osservare in queste pagine.
Tuttavia, al giorno d’oggi, molti genitori sono divorziati o separati e questo può rendere l’organizzazione del tavolo degli sposi di difficile gestione. I genitori degli sposi possono in alternativa presiedere un secondo e un terzo tavolo d’onore, dove si sistemeranno gli ospiti di riguardo. Per una soluzione più moderna, gli sposi siederanno con i testimoni e gli amici più stretti. Un altro espediente potrebbe essere romantico tavolo per due, che gli americani chiamano “sweetheart”. In questo modo i novelli sposi ne guadagneranno in intimità, non scontenteranno nessuno e quando si alzeranno per il rituale giro ai tavoli, non lasceranno due posti vuoti.
Per quanto le tradizioni mutino, seguendo esigenze pratiche e cambi di costume, devono sempre essere rispettate alcune fondamentali norme comportamentali e di buon gusto:
L’accoglienza. Il galateo vorrebbe la madre della sposa nel ruolo di padrona di casa, è lei che riceve, assieme agli sposi, gli ospiti all’ingresso del ricevimento, procedendo alle presentazioni e sovraintendendo alla sistemazione degli ospiti. L’uso del tableau mariage ha certamente semplificato questo compito: all’ingresso del ricevimento, solitamente poggiato su un cavalletto, si predispone un cartellone con la mappa dei tavoli e i nomi degli invitati, così da togliere l’ospite dall’imbarazzo di non sapere dove accomodarsi. 



Adoro questa suzione...elegante!

Quando tutti gli ospiti saranno stati ricevuti, la sposa e lo sposo potranno prendere posto al tavolo nunziale.
Addobbi. Gli addobbi floreali saranno proporzionati alla grandezza del tavolo stesso, non dovranno intralciare la conversazione né impedire il fluido svolgimento del pranzo. Candele e candelabri d’argento creano atmosfera e rendono la tavola elegante, ma non devono essere l’unica fonte di luce. L’addobbo del tavolo degli sposi si distinguerà anche solo per un particolare, così da renderlo riconoscibile.
Il menu. Per la scelta del menu è cortesia informarsi su eventuali allergie e intolleranze, prevedere sempre un’alternativa vegetariana ed evitare cibi complicati da mangiare come carciofi, asparagi, crostacei ecc.
Brindisi. E’ tradizione che il primo brindisi agli sposi spetti a uno dei testimoni, il più vicino alla coppia. A seguire gli sposi si alzeranno in piedi e ringrazieranno tutti gli ospiti per essere intervenuti al loro giorno più importante.
Giro ai tavoli. Durante il banchetto gli sposi dovranno intrattenersi ai diversi tavoli con tutti gli ospiti ed eventualmente brindare con loro, anche solo poggiando le labbra al bicchiere. Se le portate sono servite al tavolo, il momento propizio per il giro ai tavoli ed eventuali fotografie, è la pausa tra la prima e la seconda portata. Gli sposi torneranno al loro tavolo e lo lasceranno definitivamente solo al momento del taglio della torta, consentendo agli ospiti di fare lo stesso.
Il taglio della torta. E’ il momento più atteso e fotografato di un banchetto di nozze. Il gâteaux de mariage sarà esibito a fine cena su di un tavolo allestito per l’occasione in un punto ben visibile della sala o in una zona dedicata. Il taglio della torta nunziale segue un rituale simbolico ben preciso: è la mano dello sposo a impugnare il coltello, la mano della sposa poggia su quella del consorte. La prima fetta sarà offerta dalla sposa al marito, la seconda alla suocera, la terza alla mamma, poi al suocero, al padre e ai testimoni.
Il resto della torta sarà porzionato e distribuito agli invitati dai camerieri.
 

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